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4. Scritture continuative

OPERAZIONI DI ACQUISTO DI FATTORI PRODUTTIVI

L’impresa, nello svolgimento della sua attività, effettua in via continuativa e sistematica operazioni di acquisto di fattori produttivi e di vendita di prodotti finiti, servizi o merci.
Le operazioni di acquisto, in particolare, riguardano fattori produttivi che verranno utilizzati nel corso di un solo esercizio (fattori a fecondità semplice) o di più esercizi (fattori a fecondità ripetuta).
L’operazione di acquisto può essere regolata in due modi:

  • in contanti

  • con pagamento differito nel tempo

Vediamo, di seguito, alcuni esempi di rilevazioni contabili legate alle operazioni di acquisto.

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OPERAZIONI DI ACQUISTO DI FATTORI PRODUTTIVI A FECONDITA' SEMPLICE (FFS)

Esempio 1: acquisto di merci in contanti

In data 12/01 acquistate merci per € 1000 + IVA al 20%. Regolamento pronta cassa.

La rilevazione contabile relativa all'acquisto, in data 12/01, è:

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Per quanto concerne il regolamento abbiamo:

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Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

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È opportuno, anche nel caso dell’acquisto in contanti, distinguere la fase di liquidazione (rilevazione del costo e del debito) e quella del pagamento. La duplice rilevazione ha una maggior capacità informativa, consentendo di calcolare il volume di affari relativo a tutti i fornitori oppure quello relativo a ciascun fornitore se per ognuno di essi si utilizza uno specifico conto.
Natura dei conti:

  • Il conto merci c/ acquisti, conto di reddito acceso ai costi di esercizio;

  • Il conto IVA a credito, conto numerario attivo assimilato, esprime il credito verso l’erario per l’IVA presente nella fattura;

  • Il conto debiti v/ fornitori, conto numerario passivo assimilato, esprime il profilo finanziario dell’operazione;

  • Il conto cassa, conto numerario attivo certo.

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Esempio 2: acquisto di servizi

In data 01/02 stipulato contratto di assicurazione che prevede il pagamento anticipato di un premio semestrale di € 1200.

La rilevazione contabile è:

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Per il regolamento abbiamo:

 

 

 

 

Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

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La stessa registrazione sarà effettuata in data 01/08:

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Per il regolamento abbiamo:

 

 

 

 

Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

 

 

 

 

 

 

Natura dei conti:

  • Il conto premi assicurativi, conto di reddito acceso ai costi di esercizio;

  • Il conto debiti diversi, conto numerario passivo assimilato, esprime il profilo finanziario dell’operazione;

  • Il conto banca c/c, conto numerario attivo o passivo assimilato; nel caso specifico viene rilevata una variazione passiva.

Rilevare una variazione passiva del conto banca c/c non significa di per sé che il conto stesso assume natura passiva. In particolare, il conto banca c/c ha natura di conto numerario attivo assimilato se riferito alla movimentazione di c/c attivi; ha invece natura di conto numerario passivo assimilato se relativo alla movimentazione di c/c passivi (ad esempio scoperti di c/c). Essendo, tuttavia, ricorrente nella pratica il continuo avvicendarsi di saldi attivi e passivi dei c/c delle imprese (ad esempio scoperti provvisori di conto corrente) ai nostri fini individueremo, genericamente, la natura del conto banca c/c come conto numerario attivo o passivo assimilato. Da rilevare tuttavia come, talvolta, le clausole che regolano il contratto di conto corrente possono prevedere condizioni di operatività del c/c (operazioni di prelievo) tali da poterlo considerare un conto numerario attivo certo (ad esempio: depositi in banca prelevabili “a vista” e “senza vincolo di ammontare”).

 

Esempio 3: acquisto di servizi

In data 03/02 sostenute spese di manutenzione per € 2000 relative ad un impianto di proprietà dell'azienda.

La rilevazione contabile è:

 

 

 

 

Per il regolamento abbiamo:

 

 

 

 

Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

 

 

 

 

 

 

Natura dei conti:

  • Il conto spese di manutenzione, conto di reddito acceso ai costi di esercizio.

 

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OPERAZIONI DI ACQUISTO DI FATTORI PRODUTTIVI A FECONDITA' RIPETUTA (FFR)

Esempio 4: acquisto di immobilizzazioni immateriali con pagamento differito

In data 26/02 acquistati brevetti per € 3000 + IVA 20%. Regolamento a fine maggio.

La rilevazione contabile è:

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Per il regolamento la registrazione è:

 

 

 

 

Sul libro giornale la rilevazione è  la seguente:

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Natura dei conti:

  • Il conto brevetti, conto di reddito acceso ai costi sospesi.

 

Esempio 5: acquisto di immobilizzazioni materiali con pagamento differito

In data 18/03 acquistati macchinari per € 10000 + IVA 20%. Regolamento metà a fine maggio e metà tramite effetti con scadenza a fine giugno.

La rilevazione contabile dell'operazione di acquisto è:

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Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

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Natura dei conti:

  • Il conto macchinari, conto di reddito acceso ai costi sospesi.

  • Il conto cambiali passive, conto numerario passivo assimilato.

 

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OPERAZIONI DI VENDITA

Esempio 6: vendita di merci con regolamento differito

In data 04/04 vendute merci per € 20000 + IVA 20%. Regolamento a fine mese di giugno.

La rilevazione contabile della vendita è:

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Per il regolamento abbiamo:

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Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Natura dei conti:

  • Il conto crediti v/ clienti, conto numerario attivo assimilato, evidenzia il profilo finanziario dell’operazione;

  • Il conto merci c/ vendite, conto di reddito acceso ai ricavi di esercizio;

  • Il conto IVA a debito, conto numerario passivo assimilato, esprime il debito verso l’erario per l’Iva presente in fattura.

 

Esempio 7: stipulato contratto di affitto

In data 30/04 l’azienda concede in locazione un immobile di sua proprietà al canone di € 600. Il canone di locazione viene riscosso ogni trimestre in via anticipata a decorrere dalla data di stipula.

La rilevazione contabile al 30/04 è:

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Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Natura dei conti:

  • Il conto fitti attivi, conto di reddito acceso ai ricavi di esercizio.

 

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LIQUIDAZIONE PERIODICA DELL'IVA

Vista la natura di debito o credito che i conti IVA presentano, occorre procedere, mensilmente o trimestralmente, a regolarizzare la posizione dell’azienda verso l’erario.
Nel caso in cui si rilevi una posizione di debito, l’azienda provvede a pagare il debito Iva; nel caso opposto, l’azienda potrà decidere di rinviare il credito al periodo immediatamente successivo o di chiedere il rimborso all’amministrazione finanziaria. Dal punto di vista contabile occorrerà chiudere i conti IVA a credito e IVA a debito nel conto Erario c/ IVA, per poi procedere, in caso di posizione debitoria, al pagamento del saldo.

Esempio 8: liquidazione e pagamento periodico dell'IVA

Ipotizzando che il conto IVA a debito presenti un’eccedenza avere pari a € 2000 e che il conto IVA a credito un’eccedenza dare pari a € 1500, procedere alla liquidazione e pagamento dell’Iva di periodo.
La rilevazione contabile della liquidazione è:

 

 

 

 

La rilevazione del pagamento è:

 

 

 

 

Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Natura dei conti:

  • Il conto Erario c/ IVA è un conto acceso a valori numerari assimilati, attivi o passivi a seconda dell’eccedenza, cioè a seconda che esprima un credito o un debito verso l’erario.

 

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MUTUI PASSIVI

Il mutuo costituisce il classico esempio di finanziamento a medio-lungo termine. La sua principale caratteristica è che esso viene restituito gradualmente, in rate di regola semestrali, nell’arco di quello che è il suo “periodo di ammortamento”, cioè la sua durata. Le modalità di restituzione, ad esempio l’importo delle rate, variano in base agli accordi. La rata di rimborso semestrale risulta formata da due componenti: 

  • la quota dovuta per gli interessi sul capitale per il semestre passato 

  • la quota di rimborso del capitale

Si possono avere sostanzialmente due soluzioni:

  1. rata complessiva di rimborso variabile (è la fattispecie di cui ci stiamo occupando): in questo caso si stabilisce una quota fissa di capitale da rimborsare ogni semestre, in modo che la rata complessiva (quota capitale + quota interessi) risulta variabile essendo decrescenti gli interessi calcolati sul debito residuo, cioè sulla somma ancora da rimborsare.

  2. rata complessiva di rimborso costante: in questo caso si fissa la rata di rimborso complessiva; quindi, data la somma dovuta per interessi, sulla base del tasso contrattuale (somma che via via diminuirà), risulterà variare anche la quota di rimborso del capitale, che sarà via via crescente.

Esempio 9: ottenimento di un mutuo con rimborso a rata variabile (rimborso a quota capitale costante)

In data 01/06/xxxx ottenuto mutuo passivo per € 1000 da rimborsare in 5 anni, a quote capitali semestrali costanti a partire dal 01/12/xxxx, interessi al tasso dell’8% annuo. Si tenga presente che gli interessi sono semestrali posticipati.
Anzitutto registriamo l’ottenimento del mutuo in data 01/06/xxxx, con il relativo incasso di € 1000 a fronte dell’insorgere di un ricavo sospeso da accreditarsi nel conto mutui passivi o, secondo altra impostazione, a fronte dell’insorgere di un debito di finanziamento da accreditarsi sempre nel conto mutui passivi.
La rilevazione contabile è:

 

 

 

 

Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

 

 

 

In data 01/12/xxxx si ha il pagamento della prima rata.
Abbiamo detto che il rimborso del mutuo prevede una quota capitale semestrale costante in 5 anni (5 x 2 = 10 semestri) che, pertanto, ogni semestre ammonta a:
1000 / 10 = € 100
Il costo del servizio di finanziamento effettuato dalla banca, dato dagli interessi passivi a carico dell’impresa, si determina invece applicando al debito complessivo, pari a € 1000, il tasso di interesse contrattuale annuo (8%) per la durata stabilita nel contratto (i primi 6 mesi già trascorsi), con la formula:
1.000 x 8% : 12 mesi x 6 mesi = € 40

La rilevazione contabile dell'operazione è:

 

 

 

 

 

Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

 

 

 

 

 

 

Si osservi come, a questo punto, il saldo del conto mutui passivi, cioè quanto dobbiamo alla banca, non è più € 1000, bensì € 900. Su tale importo, poi, matureranno gli interessi del prossimo semestre. Ciò significa che in data 01/06/xxxx+1 dovremo versare una rata di rimborso composta da una quota capitale costante (100) e da una quota variabile, cioè gli interessi passivi sul debito residuo pari a € 36 (900 x 8% x 6 mesi / 12 mesi).
Natura dei conti:

  • Il conto mutui passivi, conto di reddito acceso ai ricavi sospesi o, secondo altra impostazione, conto finanziario acceso ai debiti di finanziamento;

  • Il conto interessi passivi sui mutui, conto di reddito acceso ai costi di esercizio.

 

 

CONFERIMENTO DI CAPITALE

La fonte di finanziamento essenziale per la nascita dell’azienda e ineliminabile per il mantenimento nel tempo della sua funzionalità è costituita dai mezzi propri.
Limitandoci a considerare il caso delle aziende individuali, l’apporto del proprietario, in denaro e/o in natura, avviene:

  • sempre, nella fase della nascita dell’impresa (costituzione del capitale);

  • durante la vita dell’impresa (aumento del capitale), se ritenuto necessario.

Esempio 10: conferimento in denaro

In data 23/06 l’Ing. Giulio Bianchi conferisce nel c/c bancario della propria azienda € 5000 a titolo di aumento di capitale, essendo questo ritenuto insufficiente per il conseguimento delle finalità aziendali.
La rilevazione contabile è:

 

 

 

 

Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

 

 

 

Natura dei conti:

  • Il conto capitale netto, conto economico di capitale.

 

Esempio 11: conferimento in natura

In data 10/07 l’Ing. Giulio Bianchi conferisce nella propria azienda crediti e automezzi il cui valore è stimato rispettivamente in € 1000 e € 15000.
La rilevazione contabile è:

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Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

 

 

 

 

 

 

Il conferimento di capitale, in natura o in denaro, effettuato in sede di costituzione o durante la vita dell’azienda, presuppone sempre l’accreditamento del conto capitale netto e l’addebitamento dei conti relativi ai beni apportati.

 

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PAGAMENTO DELL'ACCONTO SULLE IMPOSTE

Nel corso dell’anno l’impresa versa gli acconti delle imposte sul reddito. Tali acconti, riguardando il reddito dell’esercizio in corso, pertanto non determinato nell’ammontare, sono calcolati sulla base delle imposte pagate l’anno precedente.
Contabilmente si procede addebitando il conto Erario c/ acconti, conto finanziario acceso ai valori numerari assimilati attivi, a fronte di una variazione finanziaria passiva nel conto banca oppure cassa.
Esempio 12: pagamento dell’acconto delle imposte
a) In data 31/05 si versa il primo acconto per imposte nella misura di € 40.
A fronte dell’uscita di banca rileviamo un credito verso l’erario, in quanto stiamo versando imposte in anticipo rispetto alla scadenza naturale.
La rilevazione contabile è:

 

 

 

 

Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

 

 

 

b) In data 30/11 si versa il secondo acconto per imposte nella misura di € 58.

 

 

 

 

Sul libro giornale la rilevazione è la seguente:

 

 

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