16. Reato continuato
IL REATO CONTINUATO
Si ha reato continuato, quando con più azioni od omissioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, si commettono, anche in tempi diversi, più violazioni della stessa o di diverse disposizioni di legge (art. 81 c.p.).
Perché possa applicarsi l’art. 81 c.p. è necessario che vi sia una pluralità di azioni, intesa come una pluralità di condotte autonome, che sfociano in più episodi criminosi e non quindi come più atti unificabili in un’unica azione, più violazioni della stessa o di diverse disposizioni di legge e l’identità del disegno criminoso.
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CONTINUAZIONE TRA DELITTI E CONTRAVVENZIONI
La continuazione è applicabile in ogni caso in cui più reati siano stati commessi in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, anche quando i reati appartengono a categorie diverse e siano puniti con pene di specie diversa. La sanzione è quella prevista dall’art. 81 c.p., ovvero l’aumento della pena prevista per il reato più grave fino al triplo
In giurisprudenza, l’orientamento principale afferma che è applicabile l’istituto della continuazione, indipendentemente dalle pene previste per i singoli reati, che possono essere anche di specie diverse (reclusione e arresto o multa e ammenda) o di genere diverso (pene detentive e pene pecuniarie). Si ritiene inoltre che la continuazione possa essere ravvisata tra contravvenzioni, purchè l’elemento soggettivo ad esse comune sia il dolo.
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L’IDENTITA’ DEL DISEGNO CRIMINOSO
L’unicità del disegno criminoso si ha quando il soggetto ha precedentemente disposto il progetto di compiere una serie di azioni delittuose della stessa specie (fattore intellettivo), deliberato nelle linee essenziali (fattore volitivo) e per conseguirne un determinato fine (fattore finalistico).
In generale si può affermare che l’identità del disegno criminoso viene meno quando tra l’uno e l’altro fatto incriminato, vi siano intervenute circostanze che abbiano indotto il reo a modificare il progetto originario in relazione ai mezzi di esecuzione e alle condizioni di attuazione. La configurabilità di un medesimo disegno criminoso è inammissibile tra reati dolosi e colposi o tra reati colposi. La permanenza del disegno criminoso non può ritenersi esclusa dall’arresto o dalla denuncia per uno dei fatti in continuazione.
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REATI SUSCETTIBILI DI CONTINUAZIONE
La continuazione può aversi tra reati commissivi o omissivi (purchè dolosi) e reati permanenti. E’ disciplinata dall’art. 671 c.p.p. che prevede la possibilità per il giudice dell’esecuzione, di applicare la continuazione nel caso di sentenze o decreti penali pronunciati in procedimenti distinti contro la stessa persona; vi è quindi la possibilità della continuazione tra reati già giudicati e reati da giudicare.
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EFFETTI DELLA CONTINUAZIONE
Le varie fattispecie che compongono il c.d. reato continuato vengono trattate in modo unitario ai fini della determinazione della pena, per cui sarà applicata la pena prevista per il reato più grave aumentata fino al triplo, ai fini della sospensione condizionale della pena, che può essere applicata solo quando tutto il reato ne consente il beneficio e ai fini della liberazione anticipata, i reati in continuazione si scindono invece per l’applicazione dell’amnistia, dell’indulto, dell’aggravante e dell’attenuante.
Ai fini della determinazione della pena per il reato continuato, deve aversi riguardo alla violazione considerata in astratto e non in concreto, cioè quella comminata nella norma incriminatrice.
LE CIRCOSTANZE NEL REATO CONTINUATO
Nel reato continuato, la valutazione delle circostanze va differenziata a seconda che ineriscano alle singole azioni o a tutto l’episodio unificato. Le circostanze attinenti alle singole azioni devono essere valutate per determinare la pena base di ciascun reato, al fine di stabilire qual'è la più grave delle violazioni su cui poi sarà operato l’aumento previsto per la continuazione. Una volta individuata la violazione più grave e determinata la pena per il reato continuato, si terrà poi conto ai fini dell’aumento o della diminuzione di tale pena, delle circostanze che ineriscono a tutti gli episodi, unificati nella continuazione.