3. Operazioni di investimento
IL PROCESSO ECONOMICO DI PRODUZIONE
L’impresa, attraverso le risorse finanziarie rese disponibili dai finanziamenti, effettua gli investimenti, ossia per mezzo delle uscite di denaro immediate o differite (debiti) acquisisce i fattori produttivi specifici, questi ultimi distinti in lavoro e fattori tecnici.
Le operazioni di acquisizione dei fattori produttivi diversi dal lavoro (c.d. fattori tecnici) si possono classificare in fattori produttivi durevoli (o a fecondità ripetuta) e non durevoli (o a fecondità semplice):
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i fattori produttivi durevoli (ad esempio, immobili, impianti, attrezzature, arredi, R&S e pubblicità) rappresentano degli investimenti pluriennali in quanto vengono utilizzati in più anni (esercizi);
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i fattori produttivi non durevoli (ad esempio, materie prime, semilavorati, merci in genere, energia elettrica) rappresentano investimenti definiti a fecondità semplice, ciò indica che la loro utilità nei processi produttivi si esaurisce attraverso un solo impiego.
L’insieme dei fattori produttivi, durevoli e non durevoli tangibili e intangibili, partecipano ai processi di produzione per realizzare i prodotti (c.d. output).
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FATTORI PRODUTTIVI DUREVOLI E NON DUREVOLI
L’acquisizione di fattori produttivi non durevoli dà luogo al sostenimento di un costo che si considera relativo all’anno (esercizio), salvo rettifiche da rimanenze.
L’acquisizione di fattori produttivi durevoli invece dà luogo al sostenimento di costi pluriennali che non sono imputati a un solo esercizio ma a una serie di esercizi (ossia quelli del suo utilizzo). L’attribuzione della parte di costo pluriennale relativa a ogni esercizio è definita quota di ammortamento.
Ad esempio, se un impianto (quindi un investimento) del costo di € 100.000 si presume verrà utilizzato per 5 anni, la quota di ammortamento da imputare a ogni singolo esercizio sarà pari al 20% di 100.000 (ossia € 20.000).
In sintesi, le operazioni che riguardano entrate e uscite monetarie e valori assimilati come crediti e debiti, identificano l’aspetto finanziario della gestione; mentre la causa che ha dato origine alle suddette operazioni, ovvero costi e ricavi, rappresenta l’aspetto economico della gestione.
LE VARIAZIONI NUMERARIE ED ECONOMICHE LEGATE AGLI INVESTIMENTI
L’acquisizione dei fattori produttivi (investimenti) determina delle uscite di denaro immediate o differite (quindi debiti), attraverso una variazione numeraria negativa e precisamente si può verificare:
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una diminuzione di cassa e/o banca (variazione numeraria negativa);
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un aumento dei debiti di funzionamento (variazione numeraria negativa);
Con riferimento alla causa che ha dato origine alla variazione numeraria negativa, si dice che si esamina la stessa operazione nell’aspetto economico della gestione. Pertanto, la causa che determina l’uscita di denaro (immediata o differita) è il costo per l’acquisizione di un fattore produttivo. Di conseguenza l’acquisizione di un fattore produttivo dà luogo a:
a) nel caso di pagamento per contanti:
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uscite di denaro dalla cassa (variazione numeraria negativa)
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costo per l’acquisizione di un fattore produttivo (variazione economica negativa)
b) nel caso di pagamento tramite banca:
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uscite di denaro dal conto corrente bancario (variazione numeraria negativa)
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costo per l’acquisizione di un fattore produttivo (variazione economica negativa)
c) nel caso di pagamento differito (debito):
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uscite differite di denaro, quindi debiti verso i fornitori (variazione numeraria negativa)
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costo per l’acquisizione di un fattore produttivo (variazione economica negativa)
La variazione numeraria negativa misura il costo di acquisizione, ossia i due valori (finanziario ed economico) coincidono.