6. Equilibrio economico e finanziario
RELAZIONE TRA EQUILIBRIO ECONOMICO E FINANZIARIO
La figura mostra che l’impresa è orientata in primis a raggiungere l’equilibrio economico nel quale, il valore dei ricavi sia almeno pari al valore dei costi riferito a un esercizio. Ma l’impresa non può prescindere dal tenere sotto “stretta osservazione” l’equilibrio finanziario rappresentato dalla differenza tra le entrate monetarie e le uscite monetarie. Le due forme di equilibrio sono strettamente collegate ed entrambe devono essere realizzate per mantenere in vita l’impresa.
L’impresa, per poter sopravvivere e successivamente svilupparsi, punterà dapprima a realizzare la condizione di equilibrio economico (RT = CT) per poi ambire alla realizzazione di profitti [Π = P * Q – (CF + CV)].
Ad esempio, si supponga che un’azienda, nel corso di un esercizio, svolga un’unica operazione e che operi in condizioni di equilibrio economico. I ricavi ammontano a € 150.000 mentre i costi sono pari a € 100.000.
La differenza tra i ricavi e i costi permette di ottenere un risultato economico positivo (R - C = Profitto), dato da:
150.000 - 100.000 = 50.000
In termini economici, ci troviamo di fronte a un’impresa “sana” che crea profitto.
L’impresa però viene analizzata anche in relazione all’equilibrio finanziario.
Nel caso specifico le uscite, che misurano il costo di € 100.000, vengono corrisposte dopo 30 giorni, mentre le entrate (che misurano i ricavi) vengono incassate per € 70.000 in corrispondenza del pagamento dei costi, il resto (€ 80.000) è riscosso dopo 120 giorni.
Questa situazione determina una condizione di squilibrio finanziario in quanto l’impresa dopo 30 giorni non riesce, con le entrate monetarie pari a € 70.000, a pagare l’intero debito di € 100.000. L’impresa si trova in una situazione di carenza di liquidità per € 30.000.
Se non ci sono altre operazioni, così come ipotizzato, e non si dispone di riserve di liquidità, l’azienda è costretta a ricorrere ai finanziamenti dei soci o dei terzi. Nei casi più gravi, qualora l’impresa non riuscisse a reperire le risorse necessarie, pur operando in condizioni di equilibrio economico (R > C), rischierebbe il fallimento per carenza di liquidità.