9. Atti e provvedimenti amministrativi
GLI ATTI AMMINISTRATIVI
E’ qualsiasi manifestazione di volontà, di conoscenza e di giudizio posta in essere da un’autorità amministrativa nell’esercizio di una funzione amministrativa per un caso concreto e per destinatari determinati o determinabili. Gli atti amministrativi sono classificabili secondo la natura dell’attività amministrativa esercitata, secondo il nesso psichico, in relazione all’efficacia o secondo la discrezionalità.
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I PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI
Sono manifestazioni di volontà, mediante i quali la P.A., nell’esercizio della propria potestà d’imperio, unilateralmente e concretamente, costituisce modifica o estingue una situazione giuridica, per realizzare un particolare interesse pubblico affidato istituzionalmente alla sua cura. I provvedimenti amministrativi sono:
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tipici (previsti dall’ordinamento);
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nominativi (a ciascun interesse pubblico è determinato un tipo di atto disciplinato dalla legge);
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autoritativi (producono unilateralmente i loro effetti anche contro la volontà del destinatario);
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esecutori (possibilità concessa alla P.A. di dare immediata esecuzione all’atto amministrativo).
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GLI ELEMENTI ESSENZIALI DELL’ATTO AMMINISTRATIVO
Gli elementi essenziali dell'atto amministrativo sono il soggetto, l’oggetto, il contenuto, la finalità, la forma ed il destinatario; gli elementi accidentali sono il termine, la condizione, l’onere e la riserva.
La struttura dell’atto amministrativo si compone delle seguenti parti:
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intestazione (indicazione dell’autorità da cui l’atto promana);
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preambolo (vi sono indicate norme di legge o regolamenti in base ai quali l’atto è stato adottato);
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motivazione (la P.A indica gli interessi coinvolti nel procedimento);
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dispositivo (costituisce la dichiarazione di volontà);
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luogo e data di emanazione;
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sottoscrizione.
La motivazione del provvedimento amministrativo è un aspetto di fondamentale importanza in quanto rappresenta lo strumento con cui la P.A. esterna i presupposti fattuali e le ragioni giuridiche che hanno portato all’emanazione di un dato provvedimento. I presupposti fattuali sono gli elementi e i dati acquisiti durante l’istruttoria; le ragioni giuridiche comprendono le argomentazioni condotte sul piano di diritto.
Ogni atto notificato deve presentare il termine e l’autorità a cui è possibile fare ricorso.
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IL SILENZIO AMMINISTRATIVO
Le figure contemplate nell’ordinamento sono:
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il silenzio-assenso, si configura nei casi in cui la legge attribuisce al silenzio il valore di accoglimento di un’istanza;
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il silenzio-rigetto, si realizza quando la legge conferisce all’inerzia della P.A. il significato di un diniego di accoglimento di istanza;
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il silenzio-devolutivo, quando il silenzio di una P.A. comporta l’attribuzione della competenza ad un’altra autorità;
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il silenzio-inadempimento, riguarda le ipotesi in cui la P.A di fronte alla richiesta di un provvedimento da parte del privato, abbia omesso di provvedere entro i termini previsti dalla legge.